lunedì 30 aprile 2012

Nella IV A di Villa Torchi “L’UNIONE FA LA FORZA”

Quando ci presentiamo nelle classi consegniamo loro una scatola in cui potranno raccogliere tutto quello che viene prodotto durante i giochi con noi: disegni, pensieri scritti, creazioni varie..una scatola che conterrà tutti i tesori di quel gruppo-classe. La IV A ha fatto diventare propria questa scatola personalizzandola con dei disegni, alcuni dei quali raccontano la storia di Giona, altri la decorano con la fantasia degli autori. Guardate sono bellissimi!




In questa classe abbiamo fatto un viaggio che ha fatto partire il gruppo dalla riflessione sulle proprie caratteristiche e su quelle dei compagni per arrivare a misurarsi su come ce la si può cavare senza gli adulti che guidano e organizzano la propria vita. All’inizio non è stato facile discutere democraticamente con i compagni per trovare un’organizzazione che permettesse loro di sopravvivere a quest’avventura fantastica, ma pian piano hanno cominciato a sperimentare la possibilità di prendere parola in prima persona e un loro modo di decidere in gruppo.
I bambini di questa classe si trovano in un’età di passaggio dall’infanzia, momento in cui si costituisce l’immagine di sé di riflesso allo sguardo e alle aspettative degli adulti di riferimento, all’adolescenza, il primo tempo in cui un soggetto può incontrare il proprio desiderio, la propria unicità. È doveroso ringraziare l’insegnante Mariella per essersi lasciata sorprendere, durante i giochi, dalle invenzioni della classe, invenzioni che permettono ai bambini di sperimentare e trovare un loro modo di stare nel mondo e di relazionarsi agli altri.
I bambini di questa classe si stanno avviando a lasciare la Scuola Primaria per cominciare quella Secondaria, un passaggio importante per il quale facciamo loro un grande “in bocca al lupo”!!


martedì 3 aprile 2012

"LE REGOLE SERVONO PER STARE BENE CON GLI ALTRI"

Nella IIIA della scuola Giordani è stato proprio bello lavorare! Si sono presentati come una classe “aperta”, composta da bimbi curiosi e insegnanti accoglienti, abituati ad avere in classe nuove presenze come tirocinanti e stagisti, soliti trascorrere le ore di insegnamento con la porta aperta!
Con loro abbiamo proposto per cominciare il gioco dell’”Isola” e quello del “Messaggio in bottiglia”: i bambini hanno intrapreso entusiasti e coinvolti questo viaggio immaginario dimostrando voglia di mettersi in gioco, capacità di discussione democratica e desiderio di stare bene insieme ai compagni e agli adulti.
La loro capacità di mettersi in discussione e il loro interesse a comprendere sono emersi con chiarezza nell’ultimo gioco, quello dei "Favorevoli o contrari", in cui si sono domandati se “si può vivere senza regole”, se “si può essere amici dei compagni di classe” e se “i maschi e le femmine possono andare d’accordo”. Domande molto difficili per le quali solo la prima sembra aver trovato la soluzione accettata quasi all’unanimità che “le regole servono per stare bene con gli altri”. Da queste questioni ne sono nate altre che le insegnanti riprenderanno insieme ai bambini e magari noi riprenderemo con loro il prossimo anno!

Ci complimentiamo con le insegnanti di questa classe per il loro entusiasmo e per la capacità di mettersi in gioco che hanno dimostrato ognuna a suo modo!
Intanto buon lavoro e fateci sapere com’è andata!!

CURIOSITA' SUI GIOCHI IN UNA PRIMA

Abbiamo concluso i giochi nella IB della scuola Villa Torchi, una classe di bambini che si stanno conoscendo in cui le insegnanti stanno lavorando con passione perché si crei un gruppo affiatato. Abbiamo cominciato a lavorare con loro attraverso il racconto, la drammatizzazione e l’elaborazione con disegni di  alcune storie, per poi arrivare alla creazione di una storia della classe e, seguendo la proposta delle insegnanti, la realizzazione di un libro con i disegni e le storie realizzate dai bambini!


La prima storia utilizzata è stata quella narrata dalla filastrocca “Il trionfo dello zero” di Gianni Rodari: nessuno voleva la compagnia del signor Zero, ma un giorno si fece coraggio e offrì un passaggio al signor Uno e tutti gli altri vollero la compagnia del signor Zero perché “si erano accorti che con lui accanto l’uno diventava un dieci!” come hanno commentato i bambini.


Poi c’è stato il racconto di Guido Gozzano “Piumadoro e Piombofino”, che i bambini hanno commentato dicendo che “gli amici sono importanti e possono aiutarci quando qualcosa non va!”



Alla fine ognuno ha disegnato e raccontato una sua storia: ne sono usciti racconti belli, ricchi e diversi, tra i quali uno in particolare ha come protagonisti le insegnanti e la classe: “Ci sono dei serpenti che vanno a prendere i bimbi e li mangiano e mangiano anche le maestre. Il bambino che ha fatto il disegno non viene mangiato e non aiuta i bambini e le maestre a non essere mangiati. Poi i serpenti vanno a passeggiare dietro una casa..” Proprio questa storia potrebbe essere l’inizio della storia della classe, la storia raccontata da un bambino e continuata uno ad uno da ognuno dei componenti: che storia sarà? Che finale avrà?