I giochi fatti insieme alle
insegnanti e ai bambini della IIIA della scuola Marsili sono stati Totem, Baratto
e Isola nell’intento di creare un percorso che andasse dall’esplorare le
caratteristiche personali di ognuno, allo scambio reciproco e alla
cooperazione: “Ti dono la qualità che io
ho e che a te manca, ricevo in dono da te la qualità che tu hai e che a me
manca” e alla fine un gioco che li vede alle prese con lo spirito di gruppo, in
cui autogestione e capacità di mediare sono le doti che potrebbero garantire la
sopravvivenza su un’isola deserta senza adulti! Ma se leggere su un blog di
isole deserte ci fa vagare con la fantasia verso paradisi incontaminati e luoghi
non ancora civilizzati, ciò che è emerso dal lavoro con la IIIA ci riporta prepotentemente
alla nostra società. Sono emersi infatti alcuni aspetti che la società in cui
viviamo enfatizza all’esasperazione come la competitività, l’attenzione alla
prestazione, a scapito di sentimenti di solidarietà, amicizia e
autoconsapevolezza. Da anni ormai Jonas studia quei cambiamenti sociali che ci
hanno portati al consumismo, ad avere poco tempo per riflettere sui nostri
desideri e sulle nostre attitudini, poco tempo per seguire le inclinazioni
personali anche se dovessero andare contro lo stile di vita che questa società
cerca di imporci. È una società che ci vuole tutti uguali, tutti dediti al
consumo e alla prestazione e poco al pensiero controcorrente che faccia venir
fuori la nostra soggettività. È emerso che anche i bambini risentono di questo
clima e che la misura della prestazione corre il rischio a volte di essere
confusa con la misura del valore di ognuno.
Cosa si può fare? Qual è il compito
degli adulti nel contesto sociale odierno?
Mettersi insieme e lavorare! Scuola
e famiglia hanno il compito di cooperare per creare un clima che permetta ai
bambini di sentire meno la pressione dell’Altro sociale e di essere…bambini!
Buon lavoro allora! Siamo con
voi!!