Il nome dell'Associazione, Jonas, prende le sue origini a partire dalla
figura biblica di Giona, la cui storia è
narrata dalla Bibbia nel Libro dei Profeti.
Ma chi è Giona? Cosa ci
racconta la sua storia da un punto di vista laico? Perché raccontiamo la storia di Giona nelle classi?
Nella presentazione del
personaggio in classe ai bambini utilizziamo l’immagine di un uomo che sta
correndo, scappando da qualcosa.
Il capitolo
della Bibbia dedicato a Giona si apre col termine ebraico Kum, svegliati! Giona
viene svegliato dal tran tran della sua vita quotidiana da una chiamata dalla
quale fugge. Giona fugge dall’assunzione
del proprio compito, evitando così la possibilità di responsabilizzazione e la
realizzazione del proprio destino. Fugge e dorme di un sonno stordito, un sonno
senza sogni, un sonno che gli permette di non ascoltare il suo desiderio e non
realizzarlo. Un po’ come nella nostra vita oggi ci troviamo a vivere sommersi di
impegni ed oggetti che ci fanno perdere di vista quello che è il nostro desiderio.
Addirittura alla nuova
chiamata di Dio, che si realizza con lo scatenamento della tempesta, Giona
preferisce essere buttato in mare piuttosto che ascoltare. Preferisce la morte,
una volontà che va nella direzione opposta a quella vitale del desiderio. La
storia di Giona mette così in luce un paradosso, come è possibile preferire lo
stordimento piuttosto che una vita animata dal desiderio?
Ma finalmente qualcosa di
nuovo succede, dopo tre giorni trascorsi nella casa che è diventata la sua
prigione, la pancia del pesce: sente voglia di libertà, invoca aiuto, chiede
che gli sia restituita la vita.
Giona è un uomo
che ha paura di affrontare la vita e
delle relazioni con le altre persone, un uomo che si nasconde alla
realizzazione del proprio destino, del proprio desiderio.
Ai bambini
spieghiamo che ascoltando la storia che racconteremo loro, possono pensare che
Dio sia un personaggio che rappresenta gli adulti e Giona sia uno di loro.
Poi spieghiamo loro che siamo persone che lavorano con i bambini per aiutarli
a realizzare i loro sogni e a stare bene con gli altri.
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